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Progetto Quid: come un'impresa sociale italiana ha scommesso sulla propria attività durante una crisi
Quid è un’impresa sociale italiana nata a Verona che dal 2013 crea moda a partire dal recupero tessuti di fine serie: sono 900 i chilometri di stoffe altrimenti inutilizzate che in questi sette anni sono stati trasformati in collezioni di moda, con l’obiettivo di produrre un Made in Italy più sostenibile e stimolare un mercato del lavoro più inclusivo. Con un marchio di moda indipendente, Progetto Quid, e 9 negozi diretti, Quid impiega infatti 137 dipendenti di 16 nazionalità diverse, il 70% dei quali ha un passato di fragilità alle spalle.
“Ogni giorno le sfide che incontriamo come giovane impresa sociale ci impongono di trasformare i limiti - di budget, di esperienza, di tempo - in punti di partenza per immaginare nuove possibilità.” racconta Anna Fiscale, Presidente di Quid. “Il più grande risultato è stato essere capaci di superare, uniti nella nostra diversità, la più grande sfida: l'emergenza Covid19.” Come tante realtà del territorio, Quid si è trovata a dover reagire con tenacia alle difficoltà imposte dalla pandemia. La chiusura di tutti i negozi diretti a marzo ha posto Quid di fronte a un limite che l’azienda ha saputo trasformare in opportunità, convertendo la propria filiera e avviando la produzione di mascherine lavabili autorizzate da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. “Ci siamo reinventati facendo la nostra parte nel far fronte alla situazione per l’intera comunità e per i dipendenti: così facendo, siamo riusciti a garantire una continuità lavorativa per tutti.” spiega Anna.
In questa nuova realtà il digitale si è mostrato un grande alleato per Quid, prima di tutto per mantenere un’interazione efficace con i clienti. “Profilo dell'attività non è solo una scheda aziendale, ma offre una reale opportunità di raggiungere il proprio pubblico locale attraverso la Rete di Ricerca e Google Maps. Durante il lockdown i nostri nove punti vendita erano chiusi, ma gli strumenti offerti dalla piattaforma di gestione dei negozi ci hanno permesso di informare i clienti sui nuovi servizi attivati e di indirizzarli al nostro e-commerce, l'unico canale di vendita diretto attivo in quel momento.” continua Anna. “Le schede dei negozi hanno giocato un ruolo fondamentale anche nel momento di riapertura: abbiamo potuto aggiornare gli orari, così come rispondere alle domande dei nostri clienti con puntualità grazie alla sezione di messaggistica integrata. I clienti potevano anche chiamarci direttamente al telefono, semplicemente cliccando sul pulsante “chiama”. Abbiamo inoltre dato la possibilità di prenotare un servizio di shopping su misura, con un'area riservata del negozio e una assistente di vendita dedicata per poter provare i capi in tutta sicurezza, e numerose prenotazioni sono arrivate proprio dalla Ricerca Google e dalle schede dei negozi di Profilo dell'attività. E non è tutto: alcune recensioni da parte dei nostri clienti sono state realizzate proprio nel momento di chiusura, un vero e proprio segnale di affetto”.
Come no profit, Quid fa inoltre parte del programma di crediti pubblicitari che permette di avere a disposizione un budget pubblicitario senza costi da utilizzare mensilmente per promuovere la propria attività. “Sono anni che utilizziamo questo servizio e si è sempre dimostrato tra le principali sorgenti di traffico verso il nostro sito, consentendoci una visibilità senza pari. Se paragoniamo il primo semestre 2020 con il primo semestre 2019, abbiamo avuto un incremento di sessioni dell' 819,98% che ci ha permesso di coinvolgere il 777,18% di utenti in più”, conclude Anna.
“Google Ads ha dato visibilità alla nostra collezione. In poco più di due mesi abbiamo ricevuto ordini per oltre 700.000 pezzi - e, nonostante l’emergenza da COVID-19, non abbiamo licenziato nessuno.”
ANNA FISCALE, FONDATRICE E PRESIDENTE, PROGETTO QUID